Con circolare del 23 marzo 2020, a firma del Capo della Polizia Gabrielli, si è provveduto ad adeguare alle disposizioni del D.P.C.M. 22 marzo 2020 il modulo di autodichiarazione da utilizzare per gli spostamenti
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Infatti il nuovo decreto abolisce la previsione che assicurava il rientro tout court nel luogo di domicilio, abitazione o residenza, di conseguenza il nuovo modulo prevede che gli spostamenti possano essere effettuati, fino al 3 aprile p.v., soltanto per i seguenti motivi:
- comprovate esigenze lavorative;
- esigenze di assoluta urgenza;
- motivi di salute.
La circolare prosegue, prendendo spunto da quesiti prospettati da alcune Questure, evidenziando che:
- rientra negli spostamenti per comprovate esigenze lavorative, il tragitto (anche pendolare) effettuato dal lavoratore dalla propria residenza …. al luogo di lavoro;
- rientrano nelle esigenze di assoluta urgenza, anche i casi in cui l’interessato si rechi presso grandi infrastrutture dei trasporti (aeroporti, porti e stazione ferroviari) per trasferire propri congiunti alla propria abitazione.
Infatti il nuovo decreto abolisce la previsione che assicurava il rientro tout court nel luogo di domicilio, abitazione o residenza, di conseguenza il nuovo modulo prevede che gli spostamenti possano essere effettuati, fino al 3 aprile p.v., soltanto per i seguenti motivi:
- comprovate esigenze lavorative;
- esigenze di assoluta urgenza;
- motivi di salute.
La circolare prosegue, prendendo spunto da quesiti prospettati da alcune Questure, evidenziando che:
- rientra negli spostamenti per comprovate esigenze lavorative, il tragitto (anche pendolare) effettuato dal lavoratore dalla propria residenza …. al luogo di lavoro;
- rientrano nelle esigenze di assoluta urgenza, anche i casi in cui l’interessato si rechi presso grandi infrastrutture dei trasporti (aeroporti, porti e stazione ferroviari) per trasferire propri congiunti alla propria abitazione.