PIAZZA AL SERCHIO
Nel 1863 il capoluogo prese il nome attuale di Piazza al Serchio: prima si chiamava Pieve di Castelvecchio, dal vicino castello noto intorno all’XI secolo come “Castrum Vetus”, posto sopra un “doglione”, ossia uno dei grossi coni di materiale vulcanico che emergono dal letto del fiume; infatti col nome “Plebs de Castello” troviamo citata la pieve nei vari diplomi imperiali, da quello di Enrico VI del 1194 alla bolla di Carlo IV del 1355. La pieve, dedicata a S. Pietro, corrisponde, secondo il Repetti, a quella di S. Pietro di Castello. La pieve, che pare sorgesse sulla strada attuale per la stazione ferroviaria, aveva allora sotto di se ben 30 chiese, per questo la sua giurisdizione ecclesiastica si estendeva su molta parte dell’alta Garfagnana. Dinanzi le si apriva un grande spazio (“platea” o “platia”) dove nel medioevo si tenevano periodicamente i mercati, da cui poi il nome di Piazza. Di questo vecchio monumento, scomparso da tempo, non rimane che la campana, ritrovata in occasione di scavi per recenti lavori e posta nel campanile della chiesa attuale. La borgata di Sala è la più antica della circoscrizione comunale e indica, come dice l’origine longobarda del suo toponimo, una villa signorile di campagna, fin dal lontano VIII secolo, appartenuta ai vescovi di Lucca.
Da vedere a Piazza al Serchio capoluogo:
*) La Pieve di San Pietro, centro religioso dell’odierna AltaGarfagnana, di pregevole fattura.
*) l’antica fortezza di Castelvecchio recentemente ristrutturata.
*) I Doglioni.
*) La locomotiva 420 002.
*) Il Centro di documentazione della Tradizione Orale.