Il canto del Maggio Drammatico è una tradizione antica un tempo comune anche in Garfagnana, oggi difficile da ascoltare dal vivo, principalmente per la scarsità di cantori e di operatori culturali che organizzino e promuovano spettacoli. Per colmare questo vuoto e recuperare una tradizione unica, per ridare linfa al Maggio, inteso come esperienza diretta e abilità pratica di canto, musica e messinscena, è nato il Canto del Maggio Festival: un percorso nella scuola, nella cultura, nella tradizione, ideato da l’Associazione La Giubba con il Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico e la Compagnia Il Giunco, promosso dal Consiglio Regionale della Toscana, Comune di Barga, Comune di Castelnuovo di Garfagnana, GraalCultFest, Fondazione CRLeI.C. Piazza al Serchio.
La tradizione del Maggio, di cui si ignora l’origine, era un tempo estesa a buona parte della Toscana, poi a poco a poco ristretta alla valle del Serchio, a parte della Lunigiana e all’Appennino reggiano e modenese. Si tratta di una forma particolare di teatro popolare cantato all’aperto con poche concessioni alla scenografia o ai costumi, che riprende i contenuti e la forma dalla chanson de geste e dai poemi cavallereschi, pur affondando le proprie radici in antichi riti.
Per rigenerare il Maggio, risignificarlo al mondo attuale e renderlo spendibile anche sul piano del turismo, è necessario coinvolgere coloro che nel territorio vivono e operano, riprendendo, in modo nuovo, la tradizione degli spettacoli del Canto del Maggio a partire dall’educazione dei bambini e dando motivazioni e spazio ai giovani anche con approfondimenti culturali su questa tradizione. Il progetto Canto del Maggio Festival è orientato a comprendere sia lo spessore educativo e formativo che le tradizioni possiedono sia le potenzialità educative interculturali e multiculturali connesse col richiamare alla memoria una tradizione popolare. Inoltre, fornisce l’occasione per avvicinare bambini, anziani, meno anziani, attraverso un’esperienza di arricchimento dei rapporti sociali e intergenerazionali. Il Canto del Maggio Festival risponde infine, grazie agli obiettivi che persegue, al Goal 11.4 dell’Agenda ONU 2030 relativo alla valorizzazione delle origini del patrimonio culturale immateriale locale, indicato come elemento contributore alla creazione di città e territori inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili.
Il progetto prevede diverse azioni, sia in campo educativo che formativo su più livelli: ricostituire una compagnia di maggianti; attivare l’insegnamento del Canto del Maggio presso le scuole; organizzare un convegno scientifico sulla tradizione del Maggio nel territorio; lanciare una call per quanti siano a diverso titolo interessati al suo apprendimento e al rinnovamento del teatro popolare di tradizione; creare un corso di formazione destinato ad artisti, docenti e giovani del territorio; organizzare l’omonimo festival che si terrà durante l’estate.
Primo appuntamento del Canto del Maggio Festival 2023 sarà il 9 giugno alle 14.30 a Borgo Sala, Piazza al Serchio quando i bambini della classe quinta della Scuola Primaria di Piazza al Serchio presenteranno il Maggio Rinaldo innamorato. Seguiranno altri eventi di spettacolarizzazione: il 9 luglio alle 17.00 al Parco Buozzi di Barga “I cantori dell’antico maggio della Garfagnana” canteranno Il Maggio di Alessandro, da un copione tardo settecentesco rinvenuto a Barga; il 20 agosto al Prato Grande di Varliano doppia esibizione con,alle 16.00, il bruscello – I “Nobili” di Prisco Brilli, interpretato da “I Bruscellanti del Casentino” e, alle 17.15, il Maggio La guerra di Troia, cantato da “I cantori dell’antico maggio della Garfagnana”. Infine il 3 settembre a Passo dei Carpinelli presso il Villaggio Barilari Ecco qua i giovani maggianti, consegna degli attestatiai giovani cantori e canto di un Maggio da parte de “I cantori dell’antico maggio della Garfagnana” con la partecipazione di Enrico Bonavera, attore, oggi Arlecchino ufficiale del Piccolo Teatro di Milano.
Il 17 giugno alle 15.00 presso la Sala Suffredini a Castelnuovo di Garfagnana si terrà il convegno Alle origini del teatro popolare toscano. Pietro Metastasio e i maggi drammatici tra Sette e Ottocento: novità dalla Garfagnana, organizzato con l’intento di valorizzare il Maggio all’interno del mondo di oggi, diffondendo nel territorio una percezione positiva di questa tradizione e valorizzandone i legami con la cultura “alta”.
Il 18 giugno alle 16.00, invece, si terranno presso il Teatro Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana i colloqui attitudinali per selezionare quanti parteciperanno ad un percorso gratuito di alta formazione attraverso laboratori e workshop out door, sia in campo artistico/culturale che organizzativo, per la conservazione, curatela, comunicazione del Maggio. Per iscriversi alle selezioni è necessario compilare la scheda al link https://bit.ly/callmaggio e inviarla all’indirizzo graalcultfest@gmail.com entro il 17 giugno.